La scelta di un pavimento cucina che possa essere posato senza problemi è sempre da valutare con molta attenzione. Quello che faremo in questo articolo è scegliere un pavimento cucina diverso dalla classica ceramica ma che al tempo stesso ci possa dare la sicurezza di durata nel tempo. I materiali che possono essere impiegati sono: resina, parquet, laminato e pvc flottante. Andiamoli a vedere in dettaglio uno per uno analizzandone pregi e difetti
1) pavimento cucina in resina: Parquet Livorno utilizza un tipo di resina particolare all’acqua miscelata con sughero. Essa ha la caratteristica di avere circa il 200% di elasticità, evitando quindi tutte quelle micro (o macro) crepe che si possono verificare nella resina tradizionale, mantiene sempre una temperatura costante a circa 15 gradi quindi camminarci a piedi nudi è un piacere, non teme l’umidità infatti viene utilizzata anche nelle piscine, è di facile manutenzione in quanto viene verniciata con vernice all’acqua da parquet, puó essere monocolore o puó avere degli effetti/disegni personalizzati, ha uno spessore di circa 3 mm. Tempi di lavorazione: i passaggi da fare sono vari, irruvidimento delle mattonelle (o resinatura del massetto), primer, autolivellante( per ottenere un piano di posa idoneo a un rivestimento a bassissimo spessore), primer, spruzzo del sughero, spatolatura dello stesso, realizzazione effetti, verniciatura finale. All’incirca 10/12 giorni lavorativi.
2) pavimento cucina in parquet: qui si apre un vero e proprio mondo! Prima di tutto vi dico, se dovete comprare un parquet riversandovi su prodotti di scarsa qualitá e di dubbia provenienza vi consiglio di cercare altri tipi di materiali. Il parquet è materia viva che rilascia sempre nell’ambiente alcune sostanze, se esse sono nocive e non rispettano le normative imposte dalla comunitá europea, potrebbero provocarvi seri danni. Qundi ,prima di tutto, verificare la provenienza e la lavorazione del materiale, che deve essere almeno della comunitá europea, meglio se 100% made in Italy con tanto di certificato. Lo spessore dello strato nobile del legno deve essere almeno di 3,5 mm nominali in maniera tale che possa essere rilevigato nel tempo. Per quanto riguarda le essenze quelle che per definizione resistono bene all’umiditá sono l’iroko e il teak, come contro sono legni molto morbidi che tendono ad ammaccarsi con molta facilità e prima degli altri. Quindi per avere un legno abbastanza resistente vi consiglierei un rovere, a limite colorato se non piace il colore naturale. L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di creare una penisola sotto la cucina, che rimanga nascosta dallo zoccolo di chiusura, in modo da aiutarvi a salvare il vostro parquet nel caso di una fuoriuscita d’acqua dal lavello o dalla lavastoviglie ( ovviamente parlo di una piccola fuoriuscita, nel caso di allagamenti solo la fortuna ci puó aiutare!!!)
3) pavimento cucina in laminato: i parquet laminati si dividono in classi di abrasione, AC3, AC4, AC5. Il primo è adatto per una stanza come una camera o una sala, il secondo è ottimo per un appartamento intero o piccoli negozi, l’ultimo è adatto ad un traffico domestico/commerciale elevato. La scelta dovrebbe ricadere almeno su un AC4 il quale ha uno spessore maggiore, generalmente 8 mm, degli incastri più robusti e un pò più di resistenza. Quando è possibile cerco sempre di consigliare il nostro laminato top di gamma AC5, con spessore 12 mm e degli incastri molto resistenti; una volta montato sembra di camminare sul legno vero!! Molto importante è anche la scelta del sottopavimento, infatti anche se prendiamo un buon laminato ma ci mettiamo un sottopavimento base il risultato sarà mediocre; se invece vi abbiniamo un sottopavimento da 3 mm con membrana antivapore incorporata e sormonto adesivo il risultato è nettamente differente!! L’uno rispetto all’altro può costare circa 1 euro al mq in più… Stesso discorso della penisola in mattonelle sotto la cucina, ve la consiglio anche con il parquet laminato.
4) pavimento cucina in pvc flottante: è senza dubbio la soluzione più veloce da realizzare. I pavimenti in pvc flottanti di Parquet Livorno hanno l’incastro a click su tutti i lati, uno spessore di 5 mm (ottimo per le porte giá montate) uno strato d’usura di 0,55 mm (anche se non è il paragone più giusto da fare è comunque più resistente di un laminato AC5), le superfici ricreano l’effetto legno e non necessitano di sottopavimento! Inoltre, essendo un materiale che non teme per niente l’umidità può essere posato sull’intera superficie, senza isolotti in mattonelle o quant’altro. Montato si scambia per parquet!
Qundi senza dubbio la soluzione per pavimento cucina più veloce ma, allo stesso tempo gradevole, è quella del pvc flottante ma, se vengono adottati i piccoli suggerimenti che vi ho dato precedentemente, potrete avere un ottimo risultato con tutti i materiali!
Ioana dice
Bongiorno volevo sapere il pavimento laminato AC5 si si po pulire con la scopa a vapore? Grazie
Alessio dice
Buonasera! Diciamo che non è vietato, un AC5 comunque è anche un buon laminato, ma sono dell’idea che il panno in microfibra umido rimanga la soluzione migliore nel tempo!