Il parquet sbiancato è molto in voga e molto richiesto negli ultimi tempi. In molti cercano un pavimento in legno ma che richiami un pò al shabby chic o che dia una sensazione di modernità in più rispetto ai colori del classico parquet.
Quando si cerca un pavimento moderno ma comunque in legno ,poichè materiale più caldo, spesso si opta per un parquet sbiancato o bianco . Il fatto poi che il parquet sbiancato venga (salvo rare eccezioni ) effettuato sull’essenza del rovere , legno più resistente rispetto ad altri, gli da una marcia in più.
Si unisce gusto per la modernità, il ricercato e la resistenza uniti al calore che solo un pavimento in legno riesce a dare.
Tuttavia riscontriamo molti dubbi nei confronti di questa colorazione. Se il parquet sbiancato accoglie molti consensi in fatto di gusto visivo accoglie molti dubbi a livello di manutenzione. Il bianco sa di delicato e di colore che possa deteriorarsi prima rispetto ad un colore naturale.
Capiamo quanto c’è di vero.
Il parquet sbiancato o bianco è un parquet colorato , la colorazione viene protetta dalla vernice superficiale ,che è quella che fa “scudo” al legno dall’usura, per cui la resistenza non è minore rispetto ad un parquet naturale. Di contro se si fa un piccolo buco o coccio su un parquet naturale il danno tende a mimetizzarsi mentre sul bianco tenderà a riaffiorare il marrone del rovere sottostante poichè la colorazione è solo superficiale. A nascondere la magagna si può intervenire con delle bacchette di cera che vanno sciolte dove si è creato il danno, ma si sa, che sul bianco i difetti si tendono a vedere di più. Per ovviare un pochino a questa problematica si potrebbe scegliere una scelta rustica che con i suoi nodi,per quanto sbiancati, tende ad essere molto variegata nella colorazione con più sfumature di bianco. Una scelta rustica crea anche più movimentazione alla pavimentazione creando un bell’effetto su un parquet bianco .Tuttavia se si vuole un pavimento elegante e “pulito” il rustico non fa a caso vostro!
Come accennato prima, il parquet sbiancato ha una colorazione solo superficiale, questo significa che nel momento della prima lamatura ( mediamente dopo 20/25 anni ) il bianco verrà perso e tornerà fuori il rovere naturale. Ma non disperate la colorazione può essere fatta anche sul posto, con la consapevolezza che comunque non potrà più tornare lo stesso bianco! Un conto è un bianco lavorato in fabbrica con apposite macchine ,un conto è un bianco effettuato da artigiani sul posto. Entrambi lavori belli ed impeccabili ma sicuramente diversi.
Un’altro consiglio che ci teniamo a dare per il parquet sbiancato è quello di scegliere la lavorazione di bisellatura. La bisellatura è quella lavorazione perimetrale della tavola in legno che la mette in risalto. Optando per lo spigolo vivo può essere che durante i movimenti del legno, o in caso di sottofondo irregolare che non permette al parquet di essere posato millimetricamente perfetto con il tempo il calpestio e l’usura “consumino” gli spigoli della pavimentazione e, mentre su un parquet naturale la cosa non si nota minimamente, sul parquet bianco (si sa, sul bianco si vede tutto!) questa cosa si può notare.
Salvo queste piccole , grandi , accortezze un parquet sbiancato non ha differenti problematiche rispetto ad un parquet naturale.
Se necessitate di chiarimenti o avete qualche dubbio scriveteci senza problemi, saremo lieti di aiutarvi!
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