La geometria di posa del parquet è il disegno che nasce dall’accostamento dei singoli elementi che compongono una pavimentazione in legno. L’aspetto finale del parquet dipende da diversi fattori: dimensioni dei moduli di legno, scelta di mosaici geometrici o non geometrici, l’inventiva di accostamento. La norma di riferimento in cui sono indicate le principali e più diffuse geometrie di posa è la norma UNI EN 13756 – Pavimentazioni di legno – Terminologia.
POSA PARQUET A CASSERO IRREGOLARE O A TOLDA DI NAVE O A CORRERE
Nella posa a cassero regolare, conosciuta anche come posa a tolda di nave o posa a correre le liste di legno che compongono il parquet hanno la stessa larghezza, ma lunghezza casuale. L’effetto risultante è una pavimentazione dall’aspetto asimmetrico e originale.
POSA PARQUET A CASSERO REGOLARE
Nella posa a cassero regolare gli elementi, di uguale dimensione, sono disposti in modo tale che le giunzioni di testa avvengano nella stessa mezzeria o comunque in posizione costante rispetto a ciascun listone costituente la fila precedente. Il parquet risulta così posato con una geometria regolare e simmetrica.
POSA PARQUET A SPINA PESCE
Gli elementi che compongono la posa a spina di pesce sono caratterizzati da forma rettangolare e uguali dimensioni, sono posati a 45 gradi rispetto alle pareti. Il parquet richiama figurativamente la spina del pesce da cui prende il nome tale geometria di posa.
POSA PARQUET FASCIA E BINDELLO
Con posa del parquet a fascia e bindello si intende la finitura della zona perimetrale del pavimento in legno. È formata da elementi di legno con geometria di posa diversa (fascia) rispetto a quella predominante (tappeto centrale) e da altri elementi posti come raccordo (bindello) fra differenti geometrie di posa. In questo tipo di montaggio o posatura del parquet per evidenziare la fascia e il bindello si possono utilizzare essenze con colorazioni diverse.
POSA PARQUET SPINA UNGHERESE
Nella posa a spina ungherese la caratteristica è che ogni singolo elemento ha i due lati corti tagliati con inclinazione a 45 gradi o 60 gradi rispetto ai lati lunghi. Le modalità di posa sono le stesse applicate per la posa a spina di pesce. Anche in questo caso si possono scegliere delle essenze diverse per evidenziare le due aree del parquet.
CONDIZIONI PER LA POSA
Il parquet può essere posato su massetto cementizio, su pannelli con base di legno, su pavimenti preesistenti o su magatelli. Il massetto, che deve avere almeno uno spessore di 40 mm, viene realizzato con cementi normali o rapidi. I tempi di asciugatura dei cementi normali variano dai 4 ai 7 mesi o più, a seconda dei prodotti e delle condizioni ambientali. I tempi di asciugatura dei cementi rapidi invece sono compresi tra i 3 e i 7 giorni: in questo caso, la verifica dell’umidità deve essere sempre effettuata attraverso un igrometro a carburo. E’ obbligatorio inoltre secondo la normativa applicare dei fogli di polietilene risvoltati lungo le pareti, in modo da creare un’efficacie barriera al vapore. Se il parquet viene invece posato su pavimentazioni preesistenti, è importante verificare che siano in buone condizioni, perfettamente lavate e sgrassate, carteggiate nel caso di pavimenti in ceramica o di marmo, stuccate nel caso di un vecchio parquet. Per la moquette o il linoleum, dopo l’asportazione, si consiglia di eliminare qualsiasi residuo di collante mediante una leggera levigatura.
STOCCAGGIO MATERIALE
Stoccare in un luogo perfettamente asciutto al riparo dall’umidità e non soggetto a conserve di vapore acqueo. Temperatura non inferiore a 0° e non superiore ai 35°. Umidità dell’aria tra il 45% e il 60%. Aprire i pacchi solo al momento della posa.
PRIMA DELLA POSA
La posa deve essere eseguita da posatori professionisti o da personale qualificato. Tutti gli infissi devono essere montati e funzionanti, le opere murarie terminate, gli impianti elettrici e idraulici perfettamente attivi. La temperatura ambientale non deve essere inferiore ai 10°C e l’umidità relativa dell’aria compresa fra il 45% e il 60%. Anche la posa e la lucidatura di altri pavimenti confinanti, ceramici o in altro materiale, devono essere già avvenute, così come la finitura e la verniciatura dei soffitti, la preparazione delle pareti. Prima della posa verificare che l’umidità del sottofondo non superi il 2% per massetti di tipo cementizio normale o a rapida essicazione, l’ 1,7% per massetti riscaldati e lo 0,5% per massetti in anidride (se la posa è incollata prelevigare il massetto in anidride e stendere il primer). Il controllo dell’umidità deve essere effettuato mediante igrometro a carburo (il quale garantisce la maggiore affidabilità) immediatamente prima della posa (riferimento Norma UNI 10329). Verificare inoltre che la superficie di posa sia pulita di tutto ciò che può agire come agente distaccante (polvere, residui di cantiere, corpi rasi, ecc.).
POSA CON CHIODATURA O AVVITATURA
Questa tipologia di posa viene normalmente impiegata per elementi multistrato o elementi massicci (listoni) con incastro perimetrale e spessore di 14-15-22 mm. Il fissaggio viene attuato con chiodi o viti di ferro infisse obliquamente a 45°, in corrispondenza della parte superiore del maschio e fino a penetrare il supporto per almeno 20mm. Proprio per questo è fondamentale scegliere il supporto più idoneo, per consentire un’eccellente operazione di fissaggio.